lunedì 7 luglio 2014

No alla dittatura - Riforma luglio 2014

La riforma liberticida del  Senato   è  un pericolo  grave per la democrazia. E' stata decisa la “ghigliottina”, il contingentamento dei tempi della opposizione,  che è incostituzionale  violando  l'art 72 comma 4  e l'intero assetto della Costituzione .  Non si tratta della riforma della  Costituzione ma della sua distruzione, voluta da due persone che non sono  parlamentari e di cui uno è interdetto dai pubblici uffici.  Nella riforma  si prefigura  un regime politico antitetico a quello disegnato dai costituenti: di una riforma  costituzionalmente illegittima.  Peggiore  di quella   bocciata con referendum popolare dalla maggioranza degli italiani  nel 2006  , in cui  il senato era eletto dal popolo.  C'è il pericolo di un regime , cioè della dittatura della maggioranza  che si perpetua e governa  nel disprezzo dei diritti della opposizione.   La funzione legislativa affidata alla sola Camera dei deputati   porta allo stravolgimento  degli equilibri  dei poteri a favore dell'esecutivo.  E alla disgregazione del potere legislativo del Parlamento. Non   possiamo dimenticare che abbiamo avuto  per oltre  un trentennio   governi guidati da politici filomafiosi  , o da eversori filofascisti,  o da corrotti  evasori fiscali.   Con  il monocameralismo ci sarebbe il pericolo di regime,   una maggioranza che governa  senza consentire all'opposizione di diventare maggioranza . Situazione  tanto più grave se la maggioranza o parte  di essa  è a sua volta  egemonizzata da una sola persona  che   fa le  leggi  a proprio esclusivo vantaggio. Le Regioni , controllando il Senato, solleveranno  con lo Stato centrale  una pletora di vertenze davanti alla Consulta .   Si tratta di un  progetto  disgregatore  dello Stato che abbiamo il dovere di arginare con tutte le nostre forze , informando i cittadini sui pericoli che corre la nostra fragile democrazia. Facciamo appello a Giustizia e Libertà, all'ANPI  al M5S  e a tutti i parlamentari indipendenti  di ogni formazione politica,  di  cui riconosciamo il forte impegno in Parlamento in difesa della Carta, a  fare  di tutto per bloccare questo disegno eversivo . 

Difesa collettiva della Costituzione contro i demagoghi