sabato 12 ottobre 2013

La legge Bossi Fini, il porcellum, le reprimende di Repubblica

[12/10/2013] di Ferdinando Imposimato


 Il problema della illegittimità costituzionale della legge Bossi Fini esiste da tempo ; essa venne approvata dal Governo di Silvio Berlusconi che oggi è alleato con Enrico Letta , nel governo delle larghe intese difeso a spada tratta da Repubblica. Su quella legge, mentre alcuni parlamentari del M5S hanno votato per l'abrogazione, il PDL ha mantenuto una posizione di critica. Questa scelta di alcuni parlamentari grillini, criticata da Grillo soprattutto per il metodo, ha subito offerto il destro per attacchi feroci al leader del Movimento. Infatti oggi , cercando di profittare dei contrasti dentro il M5S sulla questione dei migranti , viene fuori su Repubblica la reprimenda di Curzio Maltese, che , denunciando l'opportunismo e le incoerenze dei due fondatori del M5S su immigrazione e legge elettorale dimentica le ripetute incoerenze del suo giornale. Maltese trascura il fatto che Repubblica difende, tutti i giorni la riforma sbagliata e pericolosa della Costituzione, voluta da Letta e Berlusconi. E dimentica che lo stesso giornale, attraverso il suo fondatore, difende a spada tratta il governo delle larghe intese con l'ex-premier condannato. Senza che lo stesso giornale dica una sola parola sulla mancata soluzione del problema gravissimo ed irrisolto del conflitto di interessi che affligge uno dei partner del Governo letta, e produce come conseguenza la perenne comparizione del condannato su tutti i canali TV , la sua auto promozione elettorale e una sistematica aggressione da parte del Cavaliere alla magistratura. Con una grottesca reiterata e infondata protesta di innocenza e un attacco alla Giunta delle elezioni del Senato. E con una palese costante violazione del principio costituzionale che tutti i cittadini possono accedere alle cariche elettive in condizioni eguaglianza ( art 51).

Sa, Curzio Maltese, che questa linea è la strada maestra per consegnare il Paese ancora una volta nelle mani del nemico pubblico numero uno della nostra democrazia che ha governato per venti anni e non se ne vuole andare proprio grazie al controllo di tutte le TV pubbliche e private? E che se ciò accadesse sarebbe la fine di ogni nostra speranza di riscatto? E che l'unica vera opposizione, pur con tutti gli errori, è costituita oggi dal Movimento 5 Stelle i cui militanti appaiono essere persone preparate e eticamente irreprensibili? Lui, invece, scrive su Repubblica, che riceve i contributi pubblici e ospita solo gli amici, mentre altri non hanno diritto di parola. Molti non hanno alcuna tribuna per parlare, mentre quel Movimento ha dato a tanti che non avevano voce la possibilità di entrare in parlamento e di fare valere i loro diritti politici tuttora conculcati da Silvio Berlusconi alleato di Letta difeso da Scalfari. Sa Maltese che i soli che hanno dimostrato di volere ridurre le spese elettorali fin da subito sono i grillini, mentre Enrico Letta si è rifugiato in un comodo e poco credibile rinvio al 2017, mentre i problemi del Paese non possono attendere non dico tre anni ma neppure tre mesi? E che anche la telenovela della legge elettorale, la cui mancata realizzazione viene addebitata al M5S, è ancora lontana dall'essere risolta per precise responsabilità del Governo Letta? Infatti, mentre quel movimento, di cui non faccio parte, ma che rispetto come unica vera opposizione, voleva firmare il lodo per una nuova legge elettorale presentato dal parlamentare del Partito Democratico Roberto Giachetti, ad opporsi è stato proprio il partito democratico, mentre Giachetti ha lanciato una nuova sfida al Parlamento sulla esigenze di riforma del porcellum, riprendendo da ieri sera lo sciopero della fame per protesta contro Enrico Letta difeso da Repubblica. L'onorevole Giachetti ha spiegato che la sua battaglia per la riforma verte non tanto sul merito di un testo che cancelli il Porcellum, ma sui tempi lunghi imposti dal suo partito. Poiché – ha spiegato -, nonostante la procedura d'urgenza, in Senato ancora si è fermi alle audizioni. "Io le ho tentate tutte sul piano parlamentare, ma le mie iniziative sono risultate inefficaci". E su questo problema egli ha chiamato in causa ancora una volta il suo partito augurandosi una presa di posizione del partito democratico al di là delle singole sterili e dilatorie fraudolenti dichiarazioni. Come si fa a tacere su questioni cruciali per la nostra democrazia?

Difesa collettiva della Costituzione contro i demagoghi